GP d’Europa – A Valencia si corre ancora in città
Il Gran Premio d’Europa, che andrà in scena questo fine settimana sul tracciato situato all’interno del porto di Valencia, segna l’inizio di un importante ciclo di quattro gare che terminerà con la pausa estiva. Senza menar il can per l’aia, se queste gare non dovessero produrre dei buoni risultati per la Scuderia Ferrari Marlboro allora, sia pur senza gettare la spugna per le rimanenti gare della stagione, è chiaro che le speranze iridate per il 2011 saranno finite: gli attuali leader delle due classifiche hanno già accumulato un tale vantaggio da non poter permettere di fargliene raccogliere ancora. I Gran Premi d’Europa e d’Ungheria saranno l’apertura e la chiusura del ciclo ma sono le gare nel mezzo, Gran Bretagna e Germania, che saranno cruciali: lì si tornerà a correre su circuiti dove l’efficienza aerodinamica giocherà un ruolo fondamentale. I miglioramenti che gli ingegneri di Maranello saranno riusciti a fare daranno l’impronta alla seconda parte della stagione della Scuderia: è quindi il momento giusto per parlare con il Chief Designer Nikolas Tombazis. “Abbiamo fatto tanti progressi negli ultimi mesi e credo che si sia visto nelle ultime gare: speriamo che questo trend continui” – ci spiega l’ingegnere greco – “Il risultato delle prossime gare ci farà capire se saremo ancora in grado di lottare per il mondiale quest’anno, anche se siamo già molto indietro in termini di punti.”
Da un punto di vista tecnico, ci sono motivi per cui la Ferrari possa essere ottimista in vista del weekend di Valencia: “A Monaco e in Canada siamo stati in grado di lottare per la vittoria, anche se il risultato finale non è stato quello che volevamo” – aggiunge Tombazis – “Siamo stati molto competitivi per due ragioni principali: la prima è che la nostra macchina si è adattata bene alle caratteristiche di quei circuiti, la seconda sono gli aggiornamenti che abbiamo apportato sulla monoposto. Entrambi hanno permesso di alzare il livello della nostra prestazione. Credo che sarà così anche a Valencia, perché questo tracciato ha molti punti in comune con quelli che lo hanno immediatamente preceduto, in particolare con il Canada: alcuni lunghi rettilinei, frenate brusche e curve a media velocità che si sposano bene con la 150° Italia.”
Tombazis ha aggiunto anche che sulla 150° Italia ci sarà ancora la sospensione posteriore ridisegnata già vista in Canada: “L’abbiamo provata il venerdì a Montreal sulla vettura di Fernando e il test è stato positivo. Le gomme Pirelli sono per noi, come per tutti del resto, ancora abbastanza nuove e stiamo imparando a conoscerle sempre di più e questa sospensione è un tentativo di adattare meglio la nostra vettura agli pneumatici. Visto che la prova è andata bene, si trattava di vedere se i dati visti nella simulazione erano corretti, allora abbiamo in programma di farla debuttare in gara in uno dei prossimi appuntamenti.”
Sul fronte gomme ci sarà un nuovo fattore da tenere in considerazione perché per la prima volta si vedrà in gara la mescola Medium, appena testata nelle libere di Montreal. Anche se tutti i team hanno provato qualcosa di simile durante i test invernali, pure a poche decine di chilometri da Valencia nel circuito di Cheste, l’aumento di temperatura rispetto ad allora renderà impossibile il confronto. Le Medium saranno la scelta Prime del weekend mentre le Soft costituiranno la Option.
La sede del Gran Premio d’Europa completa un trittico di gare su circuiti cittadini, arrivando dopo il classico appuntamento di Monaco e quello, anche se su un tracciato più veloce, di Montreal. Le monoposto si ritroveranno a correre su una via di mezzo fra i due: la velocità media sul giro sarà più elevata rispetto alle stradine del Principato ma inferiore a quella del Canada. Ci dovrebbero essere tutti gli elementi per vedere una Ferrari competitiva su una pista che, fra l’altro, ha visto grande protagonista nel recente passato Felipe Massa, che qui colse una bellissima vittoria partendo dalla pole position nel 2008. Il Gran Premio d’Europa è arrivato alla ventunesima edizione, anche se ci sono voluti più di ventuno anni per arrivare a questo traguardo, in quanto la gara ha avuto una presenza non costante nel calendario iridato da quando si svolse la prima edizione a Brands Hatch nel 1983, vinta da Nelson Piquet. Oltre al successo di Felipe, la Scuderia ha conquistato questo Gran Premio cinque volte mentre Fernando si è imposto in due occasioni, nel 2005 con la Renault e nel 2007 con la McLaren, entrambe sul circuito del Nurburgring, la sede che ha ospitato il maggior numero di volte questo appuntamento.
Se Valencia sembra poter essere favorevole per la squadra, l’interrogativo più grande riguarda la competitività della Scuderia sulle piste che seguiranno, a cominciare da Silverstone. “Su questi tracciati non siamo andati bene, come si è visto ad esempio a Barcellona dove non eravamo competitivi” – dice Tombazis – “In Inghilterra avremo un nuovo pacchetto aerodinamico che dovrebbe migliorare il comportamento della vettura. Spero che ciò ci permetta di poter lottare per la vittoria ma lo scopriremo solamente quando saremo lì.”
Le attività della Scuderia si svolgono ormai da alcune settimane all’interno della nuova riorganizzazione dell’area tecnica. C’è una grande determinazione, come ci racconta Nikolas, che non manca di gettare uno sguardo anche fuori: “E’ vero che in tanti nel nostro sport pensano che questo sia il centro del mondo, che tutto ruoti intorno alla Formula 1. Invece non si dovrebbe vivere in una bolla: penso ad esempio al mio Paese, la Grecia, che sta vivendo un momento particolarmente difficile e deve cercare di uscire fuori da una crisi immensa. Con i dovuti limiti, posso vedere un’analogia fra quella situazione e il nostro sport perché in entrambi i casi il modo per uscire dalle difficoltà è rimanere uniti. Al nostro interno, sento che ognuno è molto motivato e sta lavorando con grande impegno. IN tutto il mondo ci sono dei tifosi della Ferrari che sono delusi perché non siamo in testa al campionato e non vinciamo delle gare. Abbiamo una grande voglia di rimediare, anche perché tutte le persone che lavorano a Maranello sono altrettanto dispiaciute perché non riusciamo a vincere.”
Credit: Ferrari S.p.A. (www.ferrari.com)
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