Thursday, September 08, 2011

GreenBkk.com Ferrari F1 | GP d'Italia - Addio all’Europa

GP d'Italia - Addio all’Europa

Negli ultimi anni il Parco Reale di Monza è stato il palcoscenico dell’ultima gara della stagione europea della Formula 1 e sarà così anche in questo 2011. Dopo il Gran Premio d’Italia il campionato affronterà la serie finale di sei gare che si svolgeranno fra Estremo Oriente, India, Vicino Oriente e poi, dopo una lunga trasvolata, Brasile, dove si terrà l’ultima gara il 27 novembre. Se l’impianto monzese non è mastodontico come alcune delle nuove sedi non gli manca certo il fascino o il senso della sfida. Monza è rimasta la pista più veloce della Formula 1, sia come velocità media in gara che come velocità di punta sul rettilineo principale.

Per la Scuderia Ferrari questo è sempre un appuntamento speciale, essendo la gara di casa del Cavallino Rampante: un paio di centinaia di chilometri di autostrada separa Monza da Maranello. La Ferrari è l’unica squadra ad aver preso parte ad ogni edizione di questo Gran Premio, vinto ben diciotto volte. Una gara importante ma non, come sostengono alcuni commentatori, all’ultima spiaggia di questa stagione. Lo conferma anche Fernando Alonso: “La situazione nel campionato è ancora più difficile dopo Spa: una gara in meno e un distacco che è aumentato. Dobbiamo essere realistici ma non molleremo mai: non lo abbiamo fatto in passato e non lo faremo nemmeno ora. Non è difficile mantenere alta la motivazione perché affrontiamo ogni Gran Premio cercando in ogni modo di vincerlo. Un successo è di per se stesso qualcosa di speciale, qualcosa che ognuno di noi vuole raggiungere, indipendentemente dalla situazione in classifica. Inoltre, abbiamo ancora la possibilità di migliorare la posizione nel campionato Costruttori e ce la metteremo tutta fino all’ultimo.”

Il pilota di Oviedo ha iniziato la sua esperienza a Monza in Formula 1 dieci anni fa, quando debuttò con la Minardi. “Partivo nelle retrovie” – ricorda Fernando – “La prima volta che si guida su questa pista con una monoposto di Formula 1, raggiungendo anche i 350 km/h o più, c’è una sensazione davvero speciale. Nel 2006 corsi come l’avversario della Ferrari, visto che ero in testa al campionato davanti a Schumacher. I tifosi ovviamente ci misero tanta pressione ed ebbi anche una penalità per aver ostacolato un pilota, proprio il mio attuale compagno Felipe Massa. Partii decimo ma poi ebbi un problema al motore quando ero terzo: la folla sulle tribune alla curva 1 era entusiasta perché Michael era in testa alla gara… Un’esperienza diciamo così interessante!”

Fernando si rifece un anno più tardi: “Sì, pole position, vittoria e giro veloce in gara, al volante di una McLaren: fu il mio primo successo a Monza, anche se quella volta i tifosi non furono molto felici. Poi, nel 2010, una sensazione molto diversa causata da un identico risultato: pole, vittoria e giro veloce in gara ma, stavolta, al volante di una Ferrari. E’ stato incredibile soprattutto la premiazione sul podio: stare lassù e vedere ventimila persone invadere la pista con le bandiere Ferrari è un’immagine difficile da dimenticare.”

Anche Felipe è salito sul futuristico podio che sovrasta la pit-lane di Monza. L’anno scorso il pilota brasiliano si piazzò al terzo posto ed è altrettanto entusiasta a proposito della pista: “Correre a Monza è un’esperienza fantastica per noi perché è il Gran Premio di cassa della Ferrari. Quando si arriva al circuito e si vedono tutti i tifosi vestiti di rosso si può davvero sentire la loro passione per la velocità, per la Ferrari e per le competizioni automobilistiche. Non è altro che puro piacere per me ed è un weekend sempre emozionante. Con i suoi lunghi rettilinei, Monza è il circuito in cui si raggiunge la massima velocità di punta dell’anno: i piloti amano questo elemento che costituisce un motivo in più per correre su questo tracciato dove si sente davvero la velocità nel sangue.”

Per la prima volta in questa stagione, la FIA ha creato due zone completamente distinte dove sarà possibile attivare il DRS in gara: una sul rettilineo dei box all’uscita della Parabolica, l’altra dalla seconda di Lesmo alla chicane Ascari. Anche se le vetture avranno comunque ali molto piccole data la natura del circuito, le due zone del DRS dovrebbero aumentare le possibilità di sorpasso, facendoci ritornare all’epoca delle grandi lotte in scia che emozionarono la folla in passato, prima che l’aerodinamica diventasse così sofisticata come oggi. Proprio grazie alla scia, Monza detiene il record relativo al distacco minimo fra il primo e il secondo classificato che risale al 197, quando la BRM di Peter Gethin passò sotto la bandiera a scacchi giusto un centesimo prima della March di Ronnie Peterson. “Sono sicuro che il DRS provocherà molti sorpassi” – afferma Felipe – “Sarà molto interessante per i tifosi mentre per noi piloti ci sarà ancora più lavoro da fare perché dovremo restare molto concentrati in modo non solo di attaccare nella maniera migliore ma anche di difenderci efficacemente.”

Tutte le macchine correranno a Monza in una configurazione particolare, adattata alle caratteristiche del circuito. Le 150° Italia della Scuderia Ferrari avranno anche alcuni aggiornamenti sulla carrozzeria mentre proseguirà la ricerca del miglior compromesso fra potenza del motore e carico aerodinamico nell’area degli scarichi. Come sempre a Monza sarà importante trovare il giusto bilanciamento fra la potenza pura e il carico aerodinamico, considerato che il motore va quasi al massimo per circa tre quarti del giro, anche grazie all’ottimizzazione della scelta dei rapporti del cambio. Inoltre, la macchina migliore deve avere una buona stabilità in frenata e la capacità di affrontare i cordoli senza scomporsi, soprattutto in qualifica.

Sono tante le sfide che offre questa pista e i due ferraristi non si tirano indietro. “Mi aspetto di avere una macchina competitiva e spero di migliorare il mio terzo posto dello scorso anno” – dice Felipe. “Un’altra vittoria? Perché no” – aggiunge Fernando – “Monza è una pista unica che richiede regolazioni particolari: praticamente tutti partono alla pari. Anch’io mi aspetto di avere un pacchetto competitivo e sono sicuro che la Ferrari sarà molto forte, anche grazie alla spinta che ci darà la voglia di vincere la nostra corsa di casa.”


Credit: Ferrari S.p.A. (www.ferrari.com)

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