Malaysian GP - Within sight of the podium
Felipe Massa finished the second round of the world championship in fifth position, one place of his Scuderia Ferrari Marlboro team-mate, Fernando Alonso. However, these bare facts hide the true story of the race that provided plenty of excitement for the fans, even without the much awaited Sepang storm and in which both Ferrari men had genuine opportunities to finish on the podium today. In the end, a malfunction of Alonso’s adjustable rear wing meant a straightforward passing move on Hamilton became a titanic and thrilling struggle between two worthy opponents. It ended when the Spaniard clipped the rear of the Englishman’s car, which forced the Ferrari driver to make an extra unscheduled stop for a new nose. Felipe too put in a spirited drive, although a slow pit stop dropped him down the order and in the end, Webber on fresher tyres was able to sneak past the Brazilian who had battled his way back to fourth, but had to settle for that fifth place. Eighteen points mean the Scuderia is still third in the Constructors’ Championship on 36 points, 14 behind McLaren and with half the number of Red Bull Racing the leaders on 72.
The race was won by Sebastian Vettel who thus has a full quota of points having won for Red Bull Racing in Melbourne a fortnight ago. Currently, the German world champion is in a class of his own. Behind him, there were several drivers who seemed ready to lay claim to second place, that position eventually going to Jenson Button for McLaren. Nick Heidfeld, who drives for Renault this year as the replacement for Robert Kubica took an impressive third place, which he built on by powering into second place at the start, from sixth on the grid.
As the lights went out Vettel led from pole, then came the unexpected Heidfeld, followed by Hamilton, Button, Petrov and then Felipe who passed Fernando at the hairpin, with Schumacher and Webber just behind. By lap 6 the two Ferrari men had got by Petrov and then as early as lap 10, Webber began the tyre changes. Three laps later, in came Felipe to switch from old to new soft tyres, but a problem on the left front wheel nut meant his stop was longer than it should have been and he dropped down the order, while Fernando, on the same three stop strategy came in next time round.
Lap 16 saw Fernando go fourth as he passed Button and then third as he moved ahead of Kobayashi. By lap 18, the Spanish Ferrari man was third, about 4 seconds behind Hamilton, while Felipe was in seventh place. From lap 22 onwards, the three stoppers came in for their second tyre change. Lap 30 saw Fernando fourth behind Vettel and the two McLarens and a few laps later, the Ferrari man began to close on Button, while Hamilton had a slow pit stop on lap 37. Lap 40 saw Alonso briefly second, but only because of the run of pit stops, after which he was right with Hamilton. Unfortunately, any chance of getting the F150º Italia ahead of the McLaren were thwarted by the fact Alonso’s moveable rear wing system was no longer working, but the double world champion is not the sort to give up easily, hence began a fantastic fight between the two men. Unfortunately, on lap 46, with 10 to go, Fernando’s front wing just clipped the back of his rival and he had to come in for a new nose, which effectively ruined any chances of a strong result. In fact, after the race, the Stewards gave both men a 20 second penalty; the Prancing Horse driver for causing an accident and the McLaren man for changing too often. Fortunately, while Hamilton dropped a place on the result sheet, Fernando’s time advantage was such that it kept him in sixth place.
As for Felipe, who made his final pit stop on lap 38, he found himself struggling a bit on the hard tyres and despite his best efforts, he was unable to fight off a recovering Webber, who on fresher tyres, eventually passed the Brazilian on lap 50 to take fifth place off him, after which the Australian also moved up to fourth when Hamilton, another one struggling with tyre wear, ran wide with three laps to go.
At the flag therefore, Vettel shared the champagne spraying duties with Button and Heidfeld (possibly the most delighted man in Sepang.) The other points went to Webber fourth ahead of Felipe, then Fernando was sixth, with Kobayashi promoted to seventh, Hamilton demoted to eighth, Schumacher ninth and Di Resta taking the final point for tenth spot.
For Scuderia Ferrari Marlboro, the obvious conclusion, now reached in both races so far, is that the pace of the Maranello car is much better in the race than in qualifying. This alone will not be enough to win races and there has been plenty of talk all this weekend from senior personnel in the team, indicating that the technical battle is only just beginning,as everyone in the factory prepares to ramp up efforts in developing the car. Already there are updates making their way to Shanghai where the Chinese Grand Prix takes place in just one week’s time.
GP della Malesia - In vista del podio
Alla fine, un malfunzionamento dell’alettone posteriore regolabile ha stabilito che un semplice sorpasso su Hamilton si è trasformato in una emozionante e titanica lotta tra i due concorrenti.
Una lotta che si è conclusa quando il pilota spagnolo ha attaccato il retro della vettura dell’inglese, che ha costretto il pilota della Ferrari ad una sosta non prevista, per sostituire il musetto. Anche Felipe aveva una guida vivace, anche se un pit-stop lento lo ha fatto scendere di posizione e alla fine Webber, con gomme più nuove, è stato in grado di insinuarsi dietro il brasiliano che ha combattuto per la quarta posizione ma che alla fine ha dovuto accontentarsi della quinta.
Diciotto sono i punti per la Scuderia Ferrari che è ancora terza nel Campionato Costruttori con 36 punti totali, 14 dietro la Mclaren e metà rispetto ai 72 della Red Bull Racing.
La gara è stata vinta da Vettel, che, avendo vinto anche quindici giorni fa a Melbourne, ha fatto il pieno di punti con la Red Bull Racing. Attualmente, il campione del mondo tedesco ha una marcia in più rispetto agli avversari.
Dietro di lui ci sono stati diversi piloti che sembravano pronti per il secondo posto, che alla fine è andato a Button della McLaren. Nick Heidfeld, che quest’anno è alla guida della Renault in sostituzione di Robert Kubica, ha raggiunto un buon terzo posto, ottenuto raggiungendo in partenza la seconda posizione, dopo che era partito sesto dalla griglia iniziale. Non appena le luci si sono spente, Vettel è andato in pole e subito dopo si è piazzato l’inatteso Heidfeld, seguito da Hamilton, Button, Petrov e poi Felipe, che ha sorpassato Fernando in curva, con Schumacher e Webber subito dietro. Dal sesto giro i due piloti Ferrari hanno sorpassato Petrov, e poi Webber ha inaugurato il cambio gomme.
Tre giri più tardi, Felipe ha cambiato le gomme ormai usurate con nuove morbide ma un problema alla ruota anteriore sinistra ha reso lo stop più lungo del dovuto, facendolo scendere di posizione, mentre Fernando, con la solita strategia dei tre pit-stop si è fermato al giro successivo. Il sedicesimo giro ha visto Fernando superare Button e andare quarto e poi terzo davanti a Kobayashi. Durante il diciottesimo giro, lo spagnolo della Ferrari era terzo, a circa 4 secondi di distanza da Hamilton, mentre Felipe era in settima posizione. Dal giro 22 in poi i tre si sono fermati per il loro secondo cambio gomme. Il giro 30 ha visto Fernando quarto dietro Vettel e i due piloti McLarens e, alcuni giri più tardi, il pilota Ferrari si è avvicinato a Button, mentre Hamilton ha fatto un pit-stop lento al giro 37. Il giro 40 ha visto Alonso subito secondo, solo per la sosta ai pit-stop, dopo la quale ha avuto ragione su Hamilton. Sfortunatamente, ogni possibilità di vedere la Ferrari 150° Italia davanti alla McLaren è stata annullata dal fatto che l’alettone posteriore di Alonso era malfunzionante, anche se il campione del mondo non è tipo che si arrende facilmente, e la gara ha visto un’entusiasmante battaglia tra i due piloti. Sfortunatamante, a dieci giri dal termine, l’alettone anteriore di Fernando ha colpito la parte posteriore del suo rivale e ha dovuto fermarsi per cambiare il musetto, cosa che ha annullato ogni possibilità di vittoria. Infatti, dopo la gara, sono stati dati 20 secondi di penalità ad entrambi; il pilota del Cavallino Rampante per aver causato l’incidente e il pilota McLaren per aver continuato a cambiare direzione. Fortunatamente, mentre Hamilton è sceso di una posizione, Alonso è riuscito a mantenere il suo posto grazie al vantaggio accumulato. Quanto a Felipe, che ha fatto l’ultimo pit-stop al giro numero 38, si è trovato a combattere un po’ con le gomme dure e, nonostante i suoi sforzi, non è riuscito a combattere per riprendere Webber, che su gomme più nuove, alla fine ha sorpassato il brasiliano al giro 50 per poi raggiungere il quinto posto, dopo il quale l’australiano è giunto al quarto quando Hamilton, anche lui alle prese con le gomme, è andato largo a tre giri dal termine. Alla bandiera a scacchi, quindi, Vettel ha condiviso lo champagne con Button e Heidfeld. Gli altri punti sono andati a Webber, quarto davanti a Felipe, poi Fernando sesto, con Kobayashi promosso settimo, Hamilton retrocesso all’ottavo, Schumacher nono e Di Resta al decimo.
Per la Scuderia Ferrari Marlboro, sembra che la vettura vada meglio in gara che non nelle qualifiche. Ciò però non è da solo sufficiente per vincere le gare e tutti i tecnici hanno parlato a lungo durante l’intero fine settimana, dichiarando di avere in programma un piano di miglioramento tecnico della vettura. Ci sono già aggiornamenti sulla strada verso Shangai, dove la prossima settimana si svolgerà il Gran Premio di Cina.
Credit: Ferrari S.p.A. (www.ferrari.com)
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