Brandon Maisano pronto per il girone di ritorno della Formula 3 italiana
La lunga pausa estiva è terminata, ed anche il Campionato Italiano di Formula 3 si appresta a tornare in pista. Il prossimo weekend squadre e piloti si ritroveranno in pista sul circuito di Adria, e tra i ragazzi ansiosi di tornare a calarsi dentro le loro monoposto c’è Brandon Maisano, uno dei giovani piloti del programma Ferrari Driver Academy.
Francese di Cannes, Brandon (neo-diciottenne) si appresta a vivere una seconda parte di stagione con molte più certezze rispetto a quello che possiamo chiamare il girone d’andata del 2011. “Quando si arriva in Formula 3 l’impatto non è proprio semplice – spiega Maisano – si tratta di una monoposto molto più complessa rispetto alla Formula Abarth che ho guidato nel 2010, ovvero la mia prima stagione in monoposto”.
Dopo quattro delle otto prove complessive in calendario, occupi la sesta posizione nella classifica di campionato, ma non lontano dalla vetta. Quali sono le sensazioni alla vigilia delle quattro tappe finali?
“La prima parte del campionato è passata e per me è stata sicuramente quella più difficile. Ora mi aspetto un percorso con meno ostacoli, arrivano piste che mi piacciono, come Adria, Vallelunga, Mugello e Monza. Ci sono ancora molti punti in palio, ed il mio divario dalla testa della classifica non è poi così ampio”.
Com’è stato l’apprendistato con una monoposto complessa come la Formula 3?
“Ho progressivamente aumentato il feeling con la vettura, sotto tutti i punti di vista. Le gare sono state un’occasione preziosa per fare esperienza, ma soprattutto i test mi sono serviti per mettere tutto più a fuoco. Capire la Formula 3 credo sia un passaggio importante per ogni pilota che ambisce a fare carriera in questo sport. E’ la prima vettura con caratteristiche e problematiche molto simili ad una monoposto superiore che ogni giovane pilota incontra nella sua carriera”.
Gli ultimi quattro appuntamenti della Formula 3 Italiana saranno fondamentali per raggiungere gli obiettivi. Che traguardo ti sei posto?
“Il risultato finale che sogno è fortemente legato al premio in palio: vorrei tanto avere la possibilità di vincere il test-premio messo in palio dalla Ferrari F1 per il vincitore del campionato e per il miglior esordiente. Se riuscirò a primeggiare nella classifica assoluta sarà meglio, ma anche se riuscirò a vincere la classifica ‘rookie’ non sarà poi così male”.
Al termine del 2011 concluderai la tua seconda stagione in monoposto. Eppure non nascondi di sentirti già pronto ad un altro salto di categoria.
“Vediamo come andrà la stagione in corso, perché se la classifica a fine anno è molto buona, salire in un campionato superiore diventa doveroso. Da parte mia credo di aver attinto molto da questa esperienza in Formula 3, e mi sento pronto a cambiare contesto”.
Provieni da una famiglia con tradizioni nell’automobilismo sportivo?
"No. La mia passione per la guida è nata quando avevo quattro anni. In quel periodo mio padre aveva una pista di kart a noleggio, dove ovviamente trascorrevo molto tempo. Da li siamo passati al karting agonistico, arrivando ai livelli più professionali, ed in seguito alla chance arrivata dalla FDA, ho esordito in monoposto nel 2010”.
Vivere da pilota del programma Ferrari Driver Academy vuol dire essere calati totalmente nella realtà di Maranello, sede di tutte le attività pianificate per voi giovani. Resta ancora del tempo libero per coltivare altri interessi?
“Quello che ho la fortuna di fare con la FDA è ciò che ho sempre sognato. Quindi la mia passione la vivo tutti i giorni. Quando ho tempo libero mi piace giocare a calcio, ma sempre stando molto attento a non infortunarmi!”.
Ogni pilota ha un idolo, un nome di riferimento a cui si ispira. Nel tuo caso chi è il pilota che ti ha maggiormente affascinato?
“Mi piace Fernando Alonso. E’ molto bravo e la sua guida credo sia un riferimento per tanti giovani piloti”.
Credit: Ferrari S.p.A. (www.ferrari.com)
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