Costa: “Pleased with the work accomplished. A shame about Felipe’s problem”
Cheste, 3 February – Three days of testing, the very first of the season, are not enough to produce concrete evidence regarding the effectiveness of the work done by the teams on their new cars. Scuderia Ferrari Marlboro was certainly not the exception to this rule, as was confirmed by Technical Director Aldo Costa, during a brief meeting with the media at the “Ricardo Tormo” circuit at Cheste.
“There are still so many questions hanging in the air that it’s impossible to have a realistic view of the situation, starting with the tyres,” said Costa. “In the very short time at its disposal, Pirelli has done a great job of bringing tyres here that, from a construction point of view, which effectively means in terms of reliability, are on the right track. And now they are developing the compounds, which according to the Milan-based company, will now evolve from there. Then it is up to us to work on the mechanical set-up of the car to improve the tyre behaviour.”
Inevitably, the press wanted an opinion as to how this first run of tests had gone. “Looking at our own work in isolation, we can be pleased with what we have done,” said the engineer from Parma. “We are more or less where we expected, even if there is still work to do to have a full understanding of the handling of the car, especially when it comes to aerodynamics and tyres. However, if we had to say where we are compared to the others, then it would not be possible to give a precise answer. I’m not saying we’re stumbling around in the dark, but almost, given how many unknown factors are in play here. Then, you have to remember, this is only the start: for our part, we know that between now and Jerez we have a good basis on which to work on the mechanical side, while when it comes to aerodynamics, we will not see the final version of the F150 until we get to Bahrain. And I think that’s pretty much the case for everyone.”
Today, Felipe lost around four hours of track time because of a reliability problem and Costa provided this explanation as to its cause: “It was a silly thing really: a pipe came undone and the oil that escaped ended up on the exhausts and tyres. That led to the spin and the small fire which caused the damage that led to a long stop in the garage. It was a shame, as until this point, everything had gone smoothly.”
Another topic that was at the centre of attention was the moveable rear wing, even if the precise details about how this aid can be used in the races have not been finalised. “The FIA has informed us that the operation of the rear wing can be effected by the following car, six hundred metres from the end of the straight, in the case of the gap between the two cars being under a certain time, prior to going into the final corner leading onto the straight in question,” continued the Maranello team’s technical director. “Further information, going into detail and the various scenarios still has to be clarified and it’s been said that, at least in the early part of the season, the use of the moveable wing will not be allowed in the case of a wet race. Then it will be a case of seeing how things go in the race to understand how to proceed.”
As an experienced engineer, Costa had spotted some original ideas on some cars: “We definitely saw some pretty extreme things such as the exhausts on the Renault and the gearbox on the Williams,” said Aldo. “There are so many irons in the fire, from our side too, so it will be interesting to see how it all turns out. We are pleased with the work we have done. What counts when it comes to having a quick car is not so much to be innovative, but more a case of being able to have enough performance to deliver the lap time.”
Costa: “Soddisfatti del lavoro svolto. Peccato per il guaio di Felipe”
Cheste, 3 febbraio – Tre giorni di prove, i primi della stagione, non possono dare indicazioni sicure sulla bontà del lavoro svolto dalle squadre sulle nuove macchine. Non fa certo eccezione la Scuderia Ferrari Marlboro, come ha confermato il suo Direttore Tecnico Aldo Costa in un breve incontro con i media qui al circuito “Ricardo Tormo” di Cheste.
“Ci sono ancora tanti punti interrogativi sul tavolo che è impossibile avere un quadro realistico della situazione, a cominciare dalle gomme” – ha detto Costa – “La Pirelli ha fatto nel pochissimo tempo avuto a disposizione un ottimo lavoro, portando qui degli pneumatici che, dal punto di vista delle costruzioni, e quindi dell’affidabilità, sono ad un ottimo livello e ora sta sviluppando le mescole che si evolveranno, secondo quanto ci ha confermato la stessa casa milanese. Poi starà a noi lavorare sull’assetto meccanico della vettura per migliorare il comportamento degli pneumatici.”
Inevitabili le richieste di un giudizio su questo primo scorcio di test: “Se consideriamo il nostro lavoro in maniera isolata possiamo dire di essere soddisfatti” – ha detto l’ingegnere parmense – “Siamo più o meno dove ci aspettavamo, anche se c’è ancora qualcosa da comprendere appieno in merito al comportamento della vettura, in particolare per quanto riguarda l’aerodinamica e le gomme. Se invece dobbiamo dire dove siamo rispetto agli altri allora non sarebbe serio dare una risposta precisa: non dico che brancoliamo nel buio ma quasi, viste le tante incognite in campo. E poi bisogna ricordare che siamo ancora agli inizi: da parte nostra, sappiamo che fra qui e Jerez avremo una buona base su cui lavorare dal punto di vista meccanico mentre per quanto riguarda l’aerodinamica non vedremo la versione definitiva della F150 prima di arrivare in Bahrain. E non credo che gli altri facciano qualcosa di diverso.”
Oggi Felipe ha perso circa quattro ore di lavoro a causa di un problema di affidabilità e questa è stata la spiegazione fornita da Costa: “E’ stata una sciocchezza: un tubo si è sfilato ed è fuoriuscito dell’olio finito sugli scarichi e sulle gomme. Da qui il testacoda e il piccolo incendio che ha provocato dei danni che ci hanno costretto a restare a lungo fermi ai box. Peccato, perché fino a quel momento tutto era filato liscio.”
Un altro tema al centro dell’attenzione è l’ala posteriore mobile, un dispositivo le cui possibilità di utilizzo in gara non sono ancora state definite nel dettaglio: “La FIA ha comunicato che l’azionamento dell’ala sarà abilitato sulla vettura inseguitrice a seicento metri dalla staccata del rettilineo nel caso che la distanza fra le due macchine sia inferiore ad un certo tempo prima dell’entrata dell’ultima curva che immette sul rettilineo in questione” – ha proseguito il DT di Maranello – “Ulteriori informazioni di dettaglio e le varie casistiche devono essere ancora chiarite mentre è stato detto che, almeno all’inizio, non si potrà usare l’ala mobile in caso di gara bagnata. Poi si tratterà di vedere come andranno le cose in gara per vedere come eventualmente intervenire.”
Ad un tecnico dell’esperienza di Costa non sono sfuggite alcune soluzioni originali che caratterizzano certe vetture: “Sicuramente abbiamo visto delle cose piuttosto estreme come gli scarichi della Renault e il cambio della Williams” – ha dichiarato Aldo – “C’è tanta carne al fuoco, anche da parte nostra, e sarà interessante vedere dove si andrà a finire. Noi siamo soddisfatti del lavoro che abbiamo svolto: quello che conta per avere una macchina veloce non è tanto essere innovativi quanto trovare abbastanza prestazione e tempo sul giro.”
Credit: Ferrari S.p.A. (www.ferrari.com)
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