Monday, July 25, 2011

GreenBkk.com Ferrari F1 | Dal Nürburgring a Budapest: una squadra divisa in due

Dal Nürburgring a Budapest: una squadra divisa in due

Maranello, 25 luglio – Siamo al rush finale di questo intensissimo mese di luglio, che vede in calendario ben tre gare. Dopo il Gran Premio di Germania, che ha visto Fernando Alonso ottenere il quinto podio della stagione e Felipe Massa conquistare il quinto posto al termine di una gara grintosissima, la squadra si è divisa: gli ingegneri sono volati ieri sera a Bologna dove li attendono una fitta serie di riunioni tecniche mentre i meccanici hanno lavorato fino a tarda sera al box per revisionare le due 150° Italia che sono state poi caricate sui bilici e subito inviate alla volta dell’Hungaroring, dove domenica prossima è in programma il Gran Premio d’Ungheria. Dopo una notte di riposo, il gruppo capitanato dal capo meccanico Francesco Uguzzoni parte oggi per Budapest e domattina sarà di nuovo in pista: un nuovo box da allestire prima di rimettersi al lavoro sulle monoposto di Fernando e Felipe.

“Anche a mente fredda possiamo confermare che il bilancio del Gran Premio di Germania è positivo” – ha dichiarato a www.ferrari.com il Team Principal Stefano Domenicali – “Abbiamo fatto più punti dei nostri concorrenti e credo di poter dire che avevamo il potenziale per farne anche di più. Mi dispiace soprattutto per Felipe, che ha perso un bel quarto posto proprio sul filo di lana a causa di un problema al dado della ruota anteriore sinistra. E’ comunque fuor di dubbio che anche sul fronte delle operazioni in pista abbiamo fatto dei passi avanti.”

A supporto delle parole di Domenicali ci sono le cifre. Non è un caso infatti che ieri in media i migliori pit-stop, li abbia fatti Alonso: 1.00.440 il tempo perso da Fernando in pit lane nelle tre soste, tre decimi meglio di Vettel, cinque meglio di Schumacher e un secondo e quattro meglio di Hamilton. Vero, Felipe ha un tempo complessivo di 1.02.432 e il problema all’ultimo pit-stop gli è costato una posizione ma se si guarda in casa d’altri si vede che anche Webber non è stato velocissimo (1.02.063), un’ulteriore conferma che la perfezione è sempre difficile da raggiungere, a qualsiasi latitudine.

“Voglio rinnovare i complimenti a Fernando, che sta mettendo insieme una serie di ottimi risultati, tanto è vero che è il pilota che ha fatto più punti nelle ultime tre gare” – ha proseguito Domenicali – “Abbiamo confermato di essere competitivi anche in condizioni climatiche non favorevoli e questo è importante. Certo, avessimo avuto delle temperature non dico estive ma almeno primaverili penso che avremmo avuto ancora più chance …! Quello che possiamo fare invece è migliorare il modo in cui la monoposto manda in temperatura le gomme: è un aspetto sempre più decisivo, come si è visto chiaramente ieri al secondo pit-stop. Eravamo riusciti a rimettere in pista Fernando davanti sia a Webber che ad Hamilton ma non ha potuto difendersi come avrebbe voluto dall’attacco dell’inglese solamente perché gli pneumatici erano troppo freddi. Lo stesso era accaduto, anzi in maniera ancor più accentuata perché la pista era anche umida, a Silverstone. Tradizionalmente le nostre macchine sono più gentili con gli pneumatici, il che offre un vantaggio sulla distanza, come si vede anche quest’anno, mentre facciamo più fatica a mandarli subito alla temperatura ideale d’esercizio. Bisogna trovare il punto d’incontro fra queste due esigenze, un compito che non è certo semplice.”

Credit: Ferrari S.p.A. (www.ferrari.com)

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